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Ultrasuoni

Sono così definite quelle vibrazioni acustiche che presentano una frequenza superiore ai 20.000 Hz. In particolare, si tratta di un’onda acustica che si propaga in modo diverso a seconda della densità/fluidità del tessuto che attraversa. L’applicazione di ultrasuoni determina nei tessuti l’insorgenza di diversi fenomeni, quali il riscaldamento, l’effetto di cavitazione ed effetti meccanici.

Effetti della terapia con ultrasuoni sui tessuti biologici
Gli effetti sui tessuti biologici sono rappresentati da:

• Effetti termici
• Effetti meccanici 
• Effetti biologici e chimici

Effetto termico

Quando le onde ultrasoniche vengono assorbite, esse sono convertite in energia termica (calore). La quantità del calore prodotto dipende da vari fattori come, ad esempio, il numero delle volte in cui il trasduttore passa sopra alla parte del corpo trattata e la potenza (watt/cmq) utilizzata. Quando si ricerca una prevalenza dell’effetto termico, è importante usare una corretta dosimetria. Un rilevante effetto termico non è indicato nel trattamento di distorsioni, strappi muscolari ed ematomiin fase acuta. Al fine, comunque, di evitare concentrazioni termiche, la testina emittente deve essere sempre mantenuta in movimento durante il trattamento, a meno che non si utilizzino frequenze estremamente basse. In tali condizioni di continuo movimento, il flusso circolatorio è in grado di diffondere l’energia termica dalle zone esposte direttamente ai tessuti circostanti. 
Gli ultrasuoni a emissione pulsata hanno un effetto termico limitato e sono, quindi, indicati nel trattamento di affezioni in fase acutain cui l’effetto termico costituisca una controindicazione, come indicato precedentemente. Esiste poi un’applicazione speciale, denominata trattamento fisso, che si attua con una testa emittente dedicata, la quale lavora solo a emissione pulsata e con potenze ridotte.

Effetti meccanici
L’effetto meccanico viene prodotto dai cambiamenti di pressione intra-tissutale causati dalla trasmissione delle onde ultrasonore. 
La cavitazione è una condizione nella quale, come risultato del trattamento con ultrasuoni, vengono a formarsi bolle di gas nei tessuti. 
La cavitazione non è pericolosa per i tessuti quando le bolle rimangono intatte e oscillano stabilmente senza alcun danno nei limiti del campo ultrasonoro. Quando, invece, tali bolle di gas sono transitorie, la cavitazione risulta dannosa per i tessuti (la bolla cresce e crolla rapidamente, causando così ingenti aumenti della temperatura). 
Nella pratica, il pericolo di un danno ai tessuti a causa del fenomeno della cavitazione viene ridotto al minimo grazie ai seguenti accorgimenti: 
1- utilizzo di potenze inferiori ai 3 watt/cmq. 
2- utilizzo di una fonte pulsata di ultrasuoni. 
3- spostamento della testina durante il trattamento. 
Un altro effetto meccanico di rilievo che si ricerca con il trattamento a ultrasuoni viene detto “micromassaggio”. 
L’effetto di micromassaggio degli ultrasuoni ha luogo a livello cellulare, laddove le cellule vengono compresse reciprocamente e poi nuovamente allontanate. Questo fenomeno è simile al massaggio e si ritiene che produca effetti sui fluidi intercellulari riducendo, in questo modo, gli edemi e gli edemi cronici induriti.

Effetti biologici
Uno degli effetti prodotti dall’onda ultrasonora consiste in un flusso unidirezionale di componenti cellulari, in particolar modo a livello delle membrane cellulari. Si è notato che il flusso produce cambiamenti nella velocità della sintesi proteica e si ritiene che potrebbe anche svolgere un ruolo nella stimolazione della riparazione tissutale. 
Gli ultrasuoni hanno un effetto antalgico. Sebbene questo possa essere attribuito all’effetto termico ottenuto con un’onda continua, l’eliminazione del dolore viene anche conseguita con un’emissione pulsata a basso effetto termico. Il meccanismo analgesico potrebbe essere conseguente alla stimolazione dei meccanocettori tissutali, i quali agirebbero modulando le afferenze dolorifiche secondo l’ormai nota teoria del cancello (gate control).

Applicazione
Viene utilizzato un manipolo, che può essere mobile o fisso, e che va applicato alla cute utilizzando un gel per migliorarne la conduzione.

Indicazioni terapeutiche

  • Calcificazioni;
  • Aderenze cicatriziali (morbo di Dupuytren);
  • Strappi e stiramenti muscolari;
  • Infiammazioni di varia natura (tendinite, capsulite, borsite, ecc.)